Letture di gennaio e febbraio 2025
Libri di architettura, newsletter da seguire e un riepilogo dei miei ultimi articoli, più una novità podcast. Come sempre: solo consigli spassionati, senza link affiliati
📚 Architettura, città e design in 7 volumi
Alvisi Kirimoto. Architetture scelte 2012-2025
A cura di Valerio Paolo Mosco per la collana Progressive. Sezioni sull’architettura italiana di Forma Edizioni diretta da Maurizio Carones, 2025 | €22,00 Brossura | Lingua italiana e inglese
Lo studio di architettura Alvisi Kirimoto presenta la sua ultima monografia pubblicata da Forma Edizioni come primo volume della collana Progressive. Sezioni sull’architettura italiana. Fondato nei primi anni Duemila a Roma da Massimo Alvisi e Junko Kirimoto, lo studio unisce sensibilità italiana e giapponese in un approccio che combina rigore metodologico e sperimentazione. In vent’anni di attività, ha realizzato opere di architettura, urbanistica, interni e design, privilegiando il dialogo con la natura e l’attenzione ai temi sociali. «Questa monografia è pensata per trasmettere il nostro approccio progettuale a un pubblico ampio e diversificato. Non si tratta solo di documentare i nostri lavori, ma di offrire uno spunto di riflessione su come concepiamo l’architettura; ogni progetto, dal più vecchio al più recente, racconta un processo che, andando oltre il mero aspetto materico dell’architettura, risponde alle esigenze del contesto e delle persone che vivono il luogo. Le nostre architetture sono pensate per durare nel tempo e per trasformarsi in armonia con l’ambiente e le persone che le abitano», racconta Massimo Alvisi, co-fondatore dello studio. Il tomo, in formato tascabile (15,5 x 22,5 cm, 165 pagine), raccoglie tredici progetti emblematici del periodo 2012-2025 accompagnati da schede tecniche, un ricco apparato iconografico, testi analitici e un saggio sulla metodologia progettuale dello studio a cura dello storico dell’architettura Valerio Paolo Mosco. L’introduzione generale è a cura dell'architetto Maurizio Carones, direttore della collana.
Contro la città usa e getta
Di Vittorio Magnago Lampugnani, Bollati Boringhieri editore, 2024 | €16,00 Brossura | Lingua italiana
Tra dieci anni quasi il 70% della popolazione vivrà in città, ma questa crescita incontrollata danneggia l’ecosistema, erodendo il paesaggio e sprecando risorse. L’architetto Vittorio Magnago Lampugnani denuncia il modello "usa e getta" dell’edilizia, che alimenta consumismo, obsolescenza programmata e costruzioni provvisorie, mentre la storia dell’architettura ci insegna parsimonia, riuso e resilienza. Oggi l’industria edilizia è una delle principali fonti di CO₂ e rifiuti; soluzioni come case passive e certificazioni risultano spesso dei palliativi se non greenwashing. È urgente un’inversione di rotta: edificare in modo durevole, con maggiore densità urbana e sfruttando al meglio ciò che già esiste, riducendo drasticamente le nuove costruzioni. Un piccolo libro-verità, da divorare in poche ore.
Oscar Niemeyer
Di Philippe Trétiack per la collana La biblioteca dell’amatore di Johan & Levi, 2025 | €20,00 Brossura | Lingua italiana
Pochi architetti hanno avuto il privilegio di dare forma a una città, per giunta una capitale, sfida che Oscar Niemeyer (1907-2012) ha portato avanti con audacia nella futuristica Brasilia, città dalle forme ondulate e sensuali. Da Rio de Janeiro, passando per Parigi e Milano, nel corso della sua lunga carriera questo maestro del cemento ha realizzato edifici che hanno imposto il suo stile, fatto di cupole, colonne sospese e colori primari, innestando la sua idea di Modernismo leggero e “tropicale” anche in mobili e oggetti di design. Architetto d’eccellenza corteggiato da illustri mecenati, è sempre rimasto fedele al pensiero comunista, nella piena convinzione che il suo lavoro fosse solo un pretesto: ciò che conta davvero è la vita, l’essere umano, con la sua anima, i suoi sentimenti e la sua perenne fame di giustizia e bellezza. Piccolo e tascabile, è un libro da collezionare insieme agli altri volumi biografici della collana edita da Johan & Levi.
Stefania Filo Speziale. Architetta
Di Chiara Ingrosso per la collana Femminile Singolare di LetteraVentidue Edizioni, 2025 | €18,00 Brossura | Lingua italiana
Stefania Filo Speziale (1905-1988) è una delle figure più interessanti dell’architettura italiana del Novecento, tanto importante quanto a oggi trascurata. Donna coltissima e tenace, non allineata, è stata autrice di oltre centocinquanta architetture, nonché un’importante docente universitaria che ha contribuito a formare intere generazioni di architetti. Il suo modo moderno di progettare, sempre precisissimo a livello tipologico, funzionale, strutturale e tecnologico, che scaturiva dal paesaggio napoletano, rappresenta un’altra declinazione, fortemente meridiana, di un lessico per troppo tempo visto come universale. Il volume a lei dedicato, racconta la sua storia, ma soprattutto le sue opere, approfondendo quattro progetti: il Palazzo della Morte (1951-57), il Grattacielo della Società Cattolica Assicurazione (1954-58), le palazzine in via Nevio (1954-1958), il condominio di Parco Grifeo (1955-59). Il libro inaugura anche Femminile Singolare di LetteraVentidue, nuova collana che raccoglie saggi dedicati alle figure femminili che hanno contributo a progettare architetture, città, oggetti e paesaggi contemporanei o hanno scritto su di essi. A partire da microstorie spesso trascurate, i volumi con taglio monografico intendono rovesciare il canone narrativo tradizionale, offrendo sguardi e prospettive nuovi e differenti, più inclusivi ed eccentrici che amplino le discipline del progetto.
Composing architecture through context, type and figure.
Di Riccardo Canella, FrancoAngeli, 2024 | €19,00 Brossura, € 16,00 E-book | Lingua inglese
Riccardo Canella propone un punto di vista empatico, emotivamente risonante e di parte, ma al contempo né settario né bigotto, navigando attraverso tutte le fasi critiche dell’emancipazione dell’architettura moderna. Il suo lavoro suggerisce che l’avvento di una modernità consapevole e critica, capace di affrontare le sfide contemporanee, debba ancora giungere, non essendo questa riuscita a oggi a superare i propri fallimenti e presunzioni. «Nella mia generazione, che non è più così giovane, sorge una domanda ricorrente: dobbiamo considerarci gli ultimi architetti del ventesimo secolo o i primi del ventunesimo? Lo scenario che ci si presenta, globalizzato e mondializzato, appare del tutto sproporzionato rispetto ai concetti e agli strumenti che ci sono stati trasmessi come qualcosa di certo e sicuro durante la nostra formazione. Come possiamo cercare di adattarli e renderli efficaci in relazione a uno sviluppo (e non necessariamente a un progresso) che appare ancora del tutto fluido?» L’autore offre una prospettiva generazionale sull’evoluzione attuale della composizione architettonica, la quale presenta numerose incertezze e, di conseguenza, solleva altrettante domande.
O Gavina, o niente
Di Marco Brunori, Silvana Editoriale, 2025 | €32,00 Copertina flessibile | Lingua italiana
Il volume rappresenta un omaggio corale a Dino Gavina (1922–2007), personalità vivacissima e poliedrica nel mondo del design e dell’imprenditoria italiana, da parte di amici, famigliari, professionisti e collaboratori di una vita. Fin dagli anni ‘50 le sue scelte hanno indirizzato la produzione industriale del mobile verso qualità, bellezza e poesia. Interessato ed appassionato di letteratura, arti visive e teatro, Dino Gavina si è occupato di una miriade di mondi, intrecciando la sua vita a quella dei maggiori progettisti, architetti e artisti del suo tempo, sia in campo professionale - nel settore dell’arredo, con le sue aziende Gavina, Flos, Simon, Sirrah - sia nel privato. Le testimonianze dirette, le riflessioni e gli estratti antologici qui raccolti ne restituiscono un ritratto a tutto tondo.
Big book of architecture. 20 architetti dagli esordi del moderno a oggi
A cura di Giovanni Leoni, 24 ORE Cultura, 2024 | €32,00 Brossura | Lingua italiana
Riprendendo la struttura e il concept del fortunato BBD di Andrea Branzi dedicato al design, un'essenziale storia dell'architettura del '900 e di inizio millennio attraverso 20 grandi autori, sistemati in 4 macrosezioni: i maestri del Movimento Moderno (Le Corbusier, Wright, van der Rohe, Gropius e Aalto), i grandi interpreti del suo superamento (Kahn, Tange, Tavora, Coderch e Aldo Rossi), la rilettura dei compiti dell'architettura da parte dei professionisti colti (Foster, Piano, Gregotti, Ando e Moneo), i protagonisti della generazione nata dopo la guerra (Koolhaas, Hadid, Souto de Moura, Kuma e Chipperfield). 4 controstorie ricostruiscono la complessa dialettica storica di ogni periodo, attraverso il racconto dell'apporto decisivo di figure e movimenti non inclusi nelle sintesi monografiche.
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È passato un po’ di tempo dall’ultima newsletter e mi ritrovo - un po’ impantanata a dire il vero - nell’apparentemente interminabile fase di “accasamento” post trasloco, quella in cui i lavori sono praticamente finiti ma non finiti finiti finiti, quella della polvere in ogni dove, degli scatoloni parcheggiati che puoi svuotare solo in parte e, nel mio caso, anche quella di una vita che ora si divide tra la libera professione e una nuova quotidianità, più consapevole, che prevede il prendersi cura dei propri cari. Questo è il motivo principale per cui sono tornata ad Ascoli Piceno dopo un lungo capitolo a Milano (chi è figlio unico e ha, o ha avuto, genitori anziani lontani, può sicuramente capire).
La nuova dimensione, tuttavia, mi affascina. Sto scoprendo, giorno dopo giorno, che la città in cui sono nata – sebbene non vi abbia, paradossalmente, mai vissuto stabilmente prima – in qualche modo mi somiglia. Adoro attraversare la rinascimentale Piazza del Popolo quando piove e si presenta deserta: il travertino, già levigato e lucidato dall’incessante passaggio delle persone, riflette come uno specchio la calda luce proveniente dalle logge, la facciata del Palazzo dei Capitani e quella di San Francesco, che fa da quinta romanico-gotica. Amo respirarla alla sera, quando l’odore della legna che arde nei camini penetra attraverso le fredde rue del centro. Esplorare un territorio che si estende dall’Appennino all’Adriatico, dove in 30 minuti di orologio si può decidere in inverno se sciare per qualche ora o fare una passeggiata rigenerante sulla spiaggia, è poi qualcosa di impagabile. Essere così fisicamente vicini alla natura e alle cose semplici, essenziali, immersi nella pace e nel silenzio di una piccolo centro abitato, rappresenta - in particolar modo per chi, come me, ha fatto della scrittura il proprio ‘adorato cruccio’ - una condizione quasi indispensabile. La prossimità si prende gioco di me, della mia percezione del tempo, che sembra quasi rallentare. E voglio crederci che rallenti per davvero, anche per alimentare la speranza di poter tornare a dedicare parte di quel tempo alla divulgazione, ai miei progetti … sebbene la natura imprevedibile della professione e gli attuali impegni familiari mi costringano a vivere un po’ alla giornata, rendendo spesso difficile pianificare.
La cosa che tuttavia amo di più del mio lavoro – e che considero un enorme privilegio – è la possibilità di incontrare, vuoi per servizi editoriali, vuoi per eventi o altre interazioni, personalità straordinarie del mondo dell’architettura. Fra queste c’è sicuramente Marco Visconti, progettista torinese, pioniere della sostenibilità e autore di opere importanti, fra cui lo stabilimento Fiat Stellantis a Melfi e il ristorante Ferrari a Maranello, per citarne giusto un paio. Grazie al suo spirito curioso, al desiderio di condividere cultura e alla sua affascinante storia, ho trovato il coraggio e l’energia per dare vita a un nuovo format di Dannati Architetti: serie podcast biografica che è sempre stata ‘a una voce’ (la mia) e all'interno della quale ho prevalentemente dedicato episodi ad architetti appartenuti al passato. Mi sono chiesta dunque, anche motivata dall’entusiasmo di Marco Visconti, che si è gentilmente prestato alla registrazione del primo episodio pilota, se non fosse giunto il momento di occuparmi anche del presente, o di un passato più recente, lasciando che fossero gli stessi protagonisti - donne e uomini attivi nel campo dell’architettura - a raccontarsi davanti al microfono, ripercorrendo il proprio percorso e i progetti realizzati, dagli esordi fino a oggi. Ebbene sì, era proprio arrivato il tempo di ascoltarsi. E di ascoltare.
La prima puntata di Dannati Architetti Talk, dedicata a Marco Visconti, sarà disponibile a partire dal 3 marzo 2025 su YouTube, Spotify e tutte le altre piattaforme audio (podcast/canale: Dannati Architetti). Gli iscritti a Substack riceveranno l’episodio via newsletter il giorno dell’uscita. Ulteriori informazioni e aggiornamenti relativi al format seguiranno anche su Instagram.
In anteprima, per voi, il trailer dell’episodio.
A risentirci, prestissimo!
Maria Chiara