Forti delle loro idee e teorie radicali, quali l’accettazione dello sprawl, le citazioni all’architettura vernacolare americana e il rimprovero al modernismo ortodosso rivolto alla sola élite, Robert Venturi e Denise Scott Brown si aggiudicarono importanti commesse. Attraverso manifesti come Learning from Las Vegas e Complexity and Contradiction in Architecture, seppero inscenare un’ironica messa in crisi dei fondamenti teorici e dei codici canonici del Movimento Moderno, promuovendo un linguaggio pop, inclusivo, ricco di segni e significati, in cui a decorazione, trascurata dai puristi, assume un rinnovato valore espressivo, e la libera citazione si tramuta in una dissacrante pantomima della realtà.
📗 Capitoli
(00:00) Denise Scott Brown
(02:26) Robert Venturi
(03:18) Learning From Las Vegas
(07:29) Complexity and Contradiction in Architecture
(08:28) Black and white or sometimes gray: la deriva kitsch dei grigi venturiani (Piazza d’Italia a New Orleans di Charles Moore; Portland Public Service Building e Humana Building a Louisville di Michael Graves; Sony Building di Philip Johnson
(11:14) Postmodernism: Vanna venturi House, Guild House, case Trubeck e Wislocki, estensione dell’Allen Memorial Art Museum di Oberlin
(13:56) Venturi, Rauch e Scott Brown: fire stations; la Presenza del passato - Strada Novissima alla Biennale di Venezia del 1980; Lieb House.
(15:34) Venturi, Scott Brown and Associates: edifici universitari, Provincial Capitol Building a Tolosa, Nikko Hotel and Spa Resort in Giappone, Episcopal Academy Chapel a Philadelphia, estensione del Museum of Contemporary art di San Diego, Seattle Museum, Children’s Museum of Houston, Ala Sainsbury della National Gallery di Londra.
(16:50) Architettura, donne e discriminazione: il caso Pritzker
(18:52) Conclusioni